Esaro, scacco matto ai signori della droga.

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La cocaina. Una “medicina” usata per combattere la malinconia, le solitudini sociali e l’isolamento vissuto nei centri della Valle dell’Esaro fiaccati dall’emigrazione tornata ai livelli parossistici dei primi decenni del secolo scorso. La droga, consumata in sempre maggiori quantità, è spesso vista, da giovani e meno giovani, come una indispensabile “cura”: è così a Roggiano Gravina, San Marco Argentano, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese e Tarsia. E alla crescente domanda di stupefacenti hanno diabolicamente pensato di offrire una esaustiva risposta, attraverso un’attrezzata rete di trafficanti e spacciatori, due fratelli: Antonio, detto “Tonino”, 58 anni e Roberto Presta, 43, di Roggiano.