Fondi di Invitalia intercettati dalle cosche.

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Denaro in contante per lavori eseguiti ma nello stesso tempo per non lasciare alcuna traccia, per non destare sospetti, per dimostrare che la società “Genco Carmela & Figli srl” con sede legale a Vibo Valentia non aveva alcun rapporto con le imprese della ‘ndrangheta, in questo caso quella della cosca capeggiata da Rocco Anello, boss di Filadelfia. A fare da intermediario in quella che viene considerata, ad opera degli inquirenti della Distrettuale antimafia di Catanzaro, una vera e propria mazzetta, era un insospettabile un professionista che in passato era stato tra i consulenti più accreditati della Procura di Vibo Valentia, l’architetto Francescantonio Tedesco, ex presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Vibo, quando a guidare l’amministrazione di palazzo “Luigi Razza” c’era Elio Costa.