Tommaso Scalzi, detto Masino, 54 anni, in carcere da ieri, si era speso per far vincere le elezioni alla lista guidata dal sindaco Fabrizio Rizzuti – componente della nazionale di calcio dei primi cittadini – e pretendeva il suo compenso per aver esercitato pressioni sui cittadini cervesi perché gli amministratori in carica vincessero la sfida delle urne. Un aiuto, ovviamente, non disinteressato. Minacce in Comune e minacce da parte di Scalzi anche nei confronti di Emanuele Logozzo, collaboratore di Raffaele Scalzi e di Massimo Rizzuti. Nel gennaio 2020, il primo cittadino si rivolse ai carabinieri della Compagnia di Sellia Marina ai quali riferì di essere preoccupato per la sua incolumità e per quella dei suoi congiunti più stretti, a causa della presenza in paese di Scalzi, il quale assumeva comportamenti che destabilizzavano la serenità della comunità, della famiglia e della maggioranza, avanzando delle pretese nei confronti dell’Amministrazione, di cui il sindaco, però, disse ai carabinieri di non conoscere la natura.