L’Operazione ‘Libia’ fa emergere come il cuore di Cosa nostra si sia spostato dalla città alla campagna. I nemici di un tempo nel quadrilatero tra Palermo, Cinisi, Terrasini e Partinico, avrebbero trovato nuovi equilibri. Questo sarebbe il frutto della ‘politica’ soft di Bernardo Provenzano. Sullo sfondo anche prestanomi insospettabili che, per i magistrati, curano gli interessi dei boss.