I purosangue dei boss mafiosi. Ecco il tesoro nascosto all’ippodromo.

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Come qualsiasi altro tesoro dei boss, è intestato a insospettabili prestanome, probabilmente anche a società. Questo sembra emergere dalle dichiarazioni dei pentiti, da frammenti di intercettazioni. Qualche anno fa, Maurizio Spataro, commerciante della “Palermo bene” al servizio del clan di Resuttana, raccontò ai pm di Palermo che all’ippodromo gareggiavano i cavalli di due autorevoli mafiosi del Borgo Vecchio, Michele Siragusa e Francesco Paolo Romano.