I soldi della droga prendevano il… volo.

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Un ritorno in grande stile nella sostanza, ma senza troppo clamore. Perché Giuseppe Guttadauro non voleva rimanere nuovamente incastrato nelle maglie della giustizia dopo essersi rifatto una «vita» nel suo esilio forzato e (dorato) a Roma. La droga, allora, poteva essere un modo per ricominciare con un «rischio calcolato». È il quadro che emerge da un nutrito gruppo di conversazioni che fanno parte dell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari Claudia Rosini che ha invece mandato agli arresti il «dottore della mafia» ed il figlio Carlo.