Il barista con il mitra tra i sette in manette del clan di Resuttana

Pasticciere e allo stesso tempo armiere del clan. Giuseppe D’Amore, titolare del bar pasticcieria D’Amore di viale della Resurrezione è uno dei sette arrestati ieri nel blitz della polizia contro il mandamento mafioso di Resuttana. Era lui che custodiva una mitraglietta Skorpion in un nascondiglio nella camera da letto di casa sua. Il pasticciere del villaggio Ruffini, conosciutissimo a Palermo, non aveva una pistola comune che si può recuperare facilmente al Capo o a Ballarò, ma l’arma lunga prediletta dalle Brigate Rosse, con matricola abrasa e diversi caricatori. Secondo gli inquirenti era pronta a sparare ed era conservata in ottime condizioni. È il pasticcere il protagonista del blitz della squadra mobile. Gli altri sei arrestati, invece, taglieggiavano e rapinavano i commercianti del quartiere. Non solo erano anche la squadra “di recupero crediti” per chi non rispettava i patti o non pagava il dovuto, come nel caso di un ambulante di scarpe del mercato di viale Campania, minacciato, picchiato e rapinato per convincerlo a pagare il debito.