Il boss Fontana: “Io pentito ma non ho beni nascosti”. La procura non gli crede.

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Dice di voler collaborare con la giustizia, ma fino ad oggi ha rivelato ben poco. Gaetano Fontana non convince i magistrati della direzione distrettuale antimafia di Palermo: per lui e i familiari non è scattata alcuna misura di protezione. Però lui insiste nel volere parlare. Chiederà probabilmente di essere sentito dal giudice delle indagini preliminari dopo che la procura ha notificato a lui e ad altre 80 persone un provvedimento di chiusura delle indagini per l’ultima inchiesta sul clan dell’Acquasanta.