Il cappellano spacciava in carcere e custodiva armi.

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Lo tenevano d’occhio da mesi il cappellano, ex carabiniere, che era arrivato al carcere di Enna dopo lo storico don Sebastiano Rossignolo. Da quando era arrivato, frate Rosario Buccheri, un omone con i capelli nato a Villabate (Palermo) nel 1962 e nominato direttamente dal vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, gli agenti della polizia penitenziaria avevano a sequestrare a ripetitivo telefonini e droga, tanta roba per un carcere piccolo come quello di Enna.