Il giro di usura dei Sottile. Caccia a chi trovava clienti.

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I Sottile gestivano il giro dell’usura, la segretaria della ditta edile smistava la contabilità ben sapendo che dietro certi versamenti c’erano i prestiti a strozzo. E qualcun altro portava nuovi clienti agli usurai, selezionandoli tra commercianti e imprenditori sull’orlo del fallimento. Così gli inquirenti descrivono la catena di montaggio dei presunti «cravattari» di San Cipirello, scoperta nell’indagine di procura e guardia di finanza conclusa con gli arresti di Santo Sottile (in carcere) e del figlio Alessandro (ai domiciliari). Indagata a piede libero la compagna di quest’ultimo, Agata Biondolillo. Lei, spiegano gli investigatori, è la segretaria dell’azienda dei Sottile ma secondo l’accusa si sarebbe occupata anche dei conti dell’usura, dato che i prestiti a strozzo erano legati a filo doppio con l’attività di copertura dell’impresa edile.