Il “Grande Fratello” degli spacciatori.

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Lo spaccio in diretta. Per mesi i pusher hanno tagliato dosi, confezionato bustine e intascato soldi, sotto lo sguardo delle telecamere piazzate dai carabinieri in due case popolari dello Sperone. Minuto per minuto, tutto è stato registrato dagli investigatori. Una catena di montaggio della droga, con i minorenni presenze fisse nei video. Poi i trafficanti hanno trovato le telecamere, sapevano benissimo di essere stati ripresi. E cosa è successo? Nulla, hanno continuato a spacciare. Sapevano che prima o poi sarebbero andati a finire in carcere, ma a quanto pare non se ne curavano.