Il maresciallo, il politico e i file su Messina Denaro da vendere a Corona

Aveva lavorato a Corleone, in Calabria, era stato in servizio pure al nucleo Investigativo di Trapani prima di tornare nella sua Mazara del Vallo. Il maresciallo Luigi Pirollo, 48 anni, era un sottufficiale sempre in prima linea, i colleghi lo descrivono come schivo, solitario, ma molto efficiente sul lavoro. E ieri mattina, a Mazara, è stato uno choc leggere che era stato arrestato con l’accusa pesante di aver trafugato file segreti dall’archivio dell’Arma, riguardanti le indagini scattate dopo la cattura di Messina Denaro. Questa è una storia piena di colpi di scena. Pirollo ha consegnato i file a un consigliere comunale della sua città, Giorgio Randazzo, è stato lui a mettersi in contatto con Fabrizio Corona, lo spregiudicato imprenditore del gossip, per cercare di vendere il materiale. Adesso, il militare e il politico sono agli arresti domiciliari, questo l’esito delle indagini svolte dai carabinieri dei nucleo investigativi di Palermo e di Trapani.