Il mega-affare che “inguaia” l’ex dg della Regione

Mettere le mani sui milioni di euro di finanziamenti pubblici destinati al settore del turismo. Sarebbe stato questo uno degli obiettivi principali degli imprenditori legati ai clan vibonesi. Per farlo avrebbero potuto contare, almeno secondo l’accusa della Dda di Catanzaro, su un pezzo da novanta della burocrazia in Calabria: l’ex dirigente della Regione, Pasquale Anastasi, attuale presidente della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” voluta dalla mistica di Paravati, Natuzza  Evolo. Deve rispondere di traffico di influenze perché, «si faceva indebitamente promettere da Vincenzo Calafati (finito pure lui in carcere, ndr), come responsabile “Tui” per la Calabria nonché quale referente della ‘ndrangheta nel Vibonese per lo specifico affare, ingenti somme di denaro da elargirsi a mezzo “consulenza”.