Il racket del clan dell’Arenella. Sei condannati e due assolti

Avrebbero imposto il pizzo ai commercianti e agli imprenditori dell’Arenella e di Pallavicino senza farsi scrupolo di compiere danneggiamenti e rappresaglie se qualcuno si fosse rifiutato di “mettersi a posto” assecondando così le richieste degli uomini del racket, ieri la terza sezione del Tribunale ha condannato sei imputati a pene com­plessive che ammontano a oltre mezzo secolo di carcere, assolven­done altri due. Il collegio presieduto da Fabrizio La Cascia, nel processo contro la mafia dell’Arenella celebrato con il rito ordinario dopo una prima tranche che si era svolta con l’ab­breviato, ha inflitto a 10 anni e 8 mesi a Riccardo Milano; 10 anni a Sergio Messeri: 9 anni e sei mesi a Michele Patti e 9 anni a Domenico Romeo; 8 a Antonino Troia e ha ri­tenuto colpevole anche Sergio Giannusa, che ha avuto 4 anni e 6 mesi mentre sono stati prosciolti Guido D’Angelo e Giovanni Rieia, assistiti rispettivamente dagli avvo­cati Jimmy D’Azzò e Salvatore Priola.