Il ricordo di Capaci e lo scontro sul voto. Maria Falcone: no a candidati opachi.

Trentesimo,anniversario,strage,Capaci,Palermo

Alla vigilia del trentennale della strage di Capaci la polemica sulla campagna elettrale in corso a Palermo fa irruzione nelle commemorazioni. L’occasione è l’intervista rilasciata sul palco del Foro Italico di Palermo da Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso il 23 maggio 1992 con la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillio e Antonio Montinaro, al direttore di Repubblica Maurizio Molinari e al capo della redazione di Palermo Carmelo Lopapa nell’ambito di “Repubblica della memoria”: «Questa terra – dice Maria Falcone, ricevendo un lungo applauso – ha avuto una politica collusa. Non si può permettere che un candidato politico di qualsiasi corrente abbia come sponsor un personaggio il cui passato non sia adamantino. Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri hanno scontato la pena. Ma non sono adamantini e limpidi».