Il ruolo del fratello del boss rimasto (finora) nell’ombra

Fin dai tempi della sentenza “Dinasty” (2005) era rimasto nell’ombra. Ma Francesco Mancuso, fratello dei più noti boss Pino “Bandera” e Pantaleone “Scarpuni”, avrebbe invece un ruolo di primo piano nelle dinamiche – soprattutto economiche – che riguardano il clan di Limbadi. Lo ribadisce il gip distrettuale nella nuova ordinanza emessa sulla scorta dell’inchiesta “Imperium” della Dda di Catanzaro. Secondo i pm antimafia guidati dal procuratore Nicola Gratteri il 52enne avrebbe di fatto rappresentato sul territorio proprio il fratello Pantaleone dal momento del suo arresto. «Simulando una posizione defilata» avrebbe tenuto rapporti «costanti» con Iozio Luigi, ritenuto il capo del casato mafioso, tramite i suoi uomini di fiducia. E anche in tempi recenti si sarebbe adoperato nelle «iniziative volte al riciclaggio dei proventi illeciti della cosca» rilevando, attraverso un prestanome, «una serie di attività economiche tra cui una piadineria ubicata in Milano e un’attività ittica ubicata prima in Vibo Valentia e poi in Marcellinara».