Il vescovo di Locri restituisce l’offerta. “Sono soldi sporchi”.

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L’indicazione del vescovo di Locri Francesco Oliva è stata chiara: le offerte che puzzano di ‘ndrangheta non si accettano. E così il parroco di Bovalino, paese della provincia di Reggio Calabria colpito dall’alluvione dei 2015, è andato in banca e ha emesso due bonifici, indirizzati ad altrettante ditte che avevano inviato cinquemila euro ciascuna per contribuire a ricostruire il tetto della chiesa matrice sfondato dalla pioggia.«Con il denaro sporco non si costruiscono chiese, a costo di rinunciare ai lavori», dice il presule a “Repubblica”.