In giro col passeggino per recapitare i pizzini di Messina Denaro

Matteo Messina Denaro, il boss delle stragi e delle complicità, aveva una venerazione per la giovane Martina Gentile, la figlia della sua amante, Laura Bonafede, insospettabile maestra elementare: «È come se fosse mia figlia — scriveva alla sorella Giovanna — ha molto di me perché l’ho insegnata io, se vedessi il suo comportamento ti sembrerei io al femminile». La ragazza ricambiava con parole altrettanto appassionate: «Carissimo adorato — scriveva al superlatitante —. Che immensa gioia poterti abbracciare, è stato bellissimo, mi sono sentita protetta, importante, felice, non so spiegarti». Così una giovane di 31 anni era diventata una delle “postine” più fidate del superlatitante di Cosa nostra fermato il 16 gennaio scorso e morto il 25 settembre.