Irriducibile del clan di Brancaccio con una serie di condanne.

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Il suo nome legato alla vecchia mafia di Brancaccio e chi s’era visto condannare con lui la prima volta, uno dopo l’altro, s’era pentito. Da Agostino Trombetta a Pietro Romeo e Giovanni Ciaramitaro tutti avevano saltato il fosso ma non Vincenzo Vella. La prima condanna a tre anni e mezzo, lontana, per l’appartenenza a Cosa nostra. Poi l’accusa, e un’altra condanna, per un incendio doloso ad un’attività commerciale e quelle due condanne, riconosciute in continuazione assieme alla sentenza per il processo Maredolce (nell’ultima operazione che gli era costata l’arresto del 2017) avevano fatto lievitare il conto a 20 anni di carcere (ma in realtà 9 anni e 4 mesi nell’ultimo procedimento). Poi però per Vella, difeso dall’avvocato Tommaso De Lisi, e gli altri imputati c’era stato un vero e proprio colpo di scena e processo azzerato.