La coriglianese intestataria di quote societarie

La “prestanome”. Immacolata Giustino, 50 anni, non immaginava di ritrovarsi sul groppone, già all’alba d’una soleggiata giornata di autunno, una ordinanza di custodia cautelare. Gli investigatori della Dia hanno fatto irruzione nella sua casa di Marina di Schiavonea, a Corigliano Rossano, cogliendola di sorpresa. Il tempo delle notifiche di rito ed è stata ammanettata e trasferita in carcere. L’accusa? Essere la “testa di legno” di un temuto (presunto) boss della ’ndrangheta, Vincenzo Alvaro, con interessi nella Capitale.