La donna che si sentiva boss: «Per me è una filosofia di vita».

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Una donna, Leonarda Furnari, permeata «dalla cultura mafiosa», anche se secondo il gip del tribunale di Palermo, la dottoressa Claudia Rosini, «non è dimostrata la sua partecipazione alla rete di Messina Denaro». Le indagini degli investigatori della Mobile, hanno ricostruito tutti i suoi contatti, gli incontri, le conversazioni da cui risulta che era inserita nel «tessuto mafioso» e con tranquillità ne rivendicava la sua appartenenza come una «filosofia di vita».