La postina di Messina Denaro “Ho voluto bene al superboss ma ho capito di aver sbagliato”

Si avvale della facoltà di non rispondere davanti al giudice delle indagini preliminari Alfredo Montalto. Martina Gentile, la figlia di Laura Bonafede, accusata di essere una postina di Matteo Messina Denaro, si tiene lontana dalle domande. Poi, però, dice a proposito del superlatitante: «Da bambina gli ho voluto bene. Ma ora ho capito di aver sbagliato». Una presa di posizione importante per la giovane finita nei giorni scorsi ai domiciliari con l’accusa di favoreggiamento. Però è solo una frase generica, in un momento davvero particolare per la giovane, la procura per i minorenni di Palermo ha chiesto al tribunale che la sua figlioletta venga allontanata dalla famiglia, con la decadenza della responsabilità genitoriale. Cosa farà adesso Martina Gentile? Accetterà di rispondere alle domande dei magistrati? È presto per dirlo.