La scalata del figlio e nipote dei boss. Fra debiti, affari e bancarelle di calia.

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Aveva appena 13 anni quando il padre, boss della Noce, venne ucciso dai sicari dei Lo Piccolo. Adesso Jari Massimiliano Ingarao ne ha il doppio e viene ritenuto il capo di un’altra cosca, quella del Borgo Vecchio. Figlio di Nicola, ucciso il 13 giugno del 2007 subito dopo avere messo la firma al commissariato Zisa come sorvegliato speciale e nipote del vecchio reggente del Borgo, Angelo Monti, il giovane Ingarao ha la mafia nel dna, come tragico destino familiare. È lui il personaggio al centro delle due retate dei carabinieri, la prima nello scorso ottobre e quella di ieri mattina.