La sorella del latitante su Google. “Macché mafioso, fa davvero lo chef”.

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Alle sei del pomeriggio, squilla il centralino della redazione di Repubblica. «Pronto, buonasera, sono Giovanna Cammino, la sorella di Gioacchino, avete scritto tante cose false su mio fratello. Mi faccia parlare con Salvo Palazzolo».
Signora, buonasera. Suo fratello, arrestato a dicembre dalla Dia in Spagna, era ricercato da vent’anni perché ritenuto esponente della Stidda, deve scontare una condanna all’ergastolo per omicidio. Come fa a dire che abbiamo scritto falsità?
«Ad accusarlo c’è solo un pentito. Una sentenza profondamente ingiusta, scritta da giudici in malafede».