L’affronto con il fuoco fatto al boss tirato in ballo dal collaboratore Acri

L’affronto e la sfida. Una sfida lanciata in modo eclatante con fuoco e benzina perchè tutti vedessero e capissero. Il lido “La balera”, incendiato l’altro giorno a Corigliano Rossano, è uno stabilimento balneare riconducibile alla famiglia di Salvatore Morfò, storica figura della criminalità organizzata rossanese. Nessuno in passato avrebbe mai avuto il fegato di fargli un torto del genere. Un torto invece ora compiuto pubblicamente per dimostrare che “don Salvatore” non conta più nulla. E che, forse, qualcuno vuol fargli pagare colpe risalenti nel tempo. Il suo sodale e alleato, Nicola Acri, sta collaborando con la giustizia e lo ha messo in mezzo nella storia d’un ragazzo, Andrea Sacchetti, fatto sparire con il sistema della lupara bianca nel febbraio del 2001.