L’imprenditore “ponte” tra istituzioni e clan

Ex amministratore pubblico, già titolare di un negozio di articoli sanitari, vicino ad ambienti massonici e con qualche precedente per reati economici, ma Domenico Colloca è soprattutto l’uomo che, secondo la Dda di Catanzaro, si muoveva sul confine tra il mondo criminale e quello delle istituzioni. Un imprenditore grazie al quale «la struttura criminale – scrivono i pm dell’antimafia nell’inchiesta Maestrale Carthago – ha “invaso“ il settore degli appalti ospedalieri, scolastico e di accoglimento migranti». È proprio nella gestione dei centri per i minori non accompagnati che Colloca avrebbe fatto emergere il suo ruolo di “ponte” entrando in contatto e stringendo alleanza con Azzurra Pelaggi, avvocato del Foro di Vibo e presidente dell’associazione Da Donna a donna.