Mafia, il maxi blitz a Palermo e le intercettazioni: «Ma tu devi campare con la panetta di fumo, cioè così siamo ridotti?»

Tra le fila mafiose c’è nostalgia della vecchia Cosa nostra e dei boss d’un tempo. Lo rivela la maxi-inchiesta della Dda di Palermo e dei carabinieri che ha portato in cella 181 persone. «Il livello è basso oggi arrestano a uno e si fa pentito; arrestano un altro… livello misero, basso, ma di che cosa stiamo parlando?», diceva il capomafia di Brancaccio Giancarlo Romano non sapendo di essere intercettato. «Io spero sempre nel futuro, in tutta Palermo, da noi, spero nel futuro di chi sarà il più giovane». Dopo i falliti tentativi di ricostituire la commissione provinciale e di restituire a Cosa nostra un organismo centrale, ai mafiosi resta, dunque, il rimpianto degli storici capimafia dei quali ricordano «prestigio» e spessore criminale.