Narcotraffico, Ascone «il grossista» che aveva «20 kg di coca nella stalla»

Il profilo che si delinea in diverse inchieste è quello di una sorta di feudatario del clan Mancuso nella contrada di Limbadi (località Montalto) che segna il confine con il Reggino. Una zona delicata, non solo per gli interessi sui terreni che vi insistono, ma anche perché i “dirimpettai” sono i clan della Piana di Gioia Tauro. La Dda lo accusa anche – il processo è iniziato nelle scorse settimane in Corte d’Assise – di aver concorso nell’omicidio di Maria Chindamo, l’imprenditrice fatta sparire il 6 maggio 2016 davanti al cancello della sua proprietà proprio in quella zona. Ma l’ultima (in ordine di tempo) ordinanza di custodia in carcere a carico di Salvatore Ascone, 57enne noto come “Pinnularu”, riguarda l’ipotesi che si tratti di un fornitore di cocaina e marijuana della presunta organizzazione di narcotrafficanti colpita dalla recente operazione scaturita da un filone investigativo di “Maestrale Carthago”.