Sull’asse Emilia Romagna-Calabria continua a muoversi la Dda e la Guardia di finanza di Bologna. Una sorta di road map gi battuta in passato, seguendo la rotta del narcotraffico, su cui oggi viene tracciato un percorso che, sotto l’aspetto ?manageriale? e strettamente legato agli investimenti, celerebbe metodi e modi prettamente legati alla ‘ndrangheta: quella soprattutto della Piana reggina e quella vibonese. E le cosche calabresi ? in particolare i Piromalli di Gioia Tauro ed i Mancuso di Limbadi avrebbero messo mano anche alla borsa inviando in Emilia il denaro da riciclare. Ventitr le misure cautelari personali (di cui 4 in carcere, 3 ai domiciliari e 16 obbligazione di regioni dimora).
