Dalla Dda di Roma, che ha messo a segno un’operazione con 65 arresti, arriva l’ennesima conferma: il litorale romano è terra di conquista di ‘ndrine di «primissimo piano», forti di solidi rapporti con la Calabria. Una «colonizzazione» del territorio che passa attraverso i sistemi più rodati: dal narcotraffico alle estorsioni, passando per l’infiltrazione delle amministrazioni locali, in questo caso specifico con l’obiettivo di mettere le mani sul ricco business dello smaltimento dei rifiuti. Nella rete due distinti gruppi criminali, diretta emanazione delle ‘ndrine di Santa Cristina d’Aspromonte (Reggio Calabria) e Guardavalle (Catanzaro), che da anni hanno “aggredito” il territorio utilizzando come grimaldello il narcotraffico.
