Nuova Cupola e trapanesi. «Li arrestano e si pentono».

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Gli inaffidabili mafiosi palermitani non piacciono allo zoccolo duro della vecchia Cosa nostra trapanese Mariano Asaro, Filippo Coppola, Carmelo Salerno. I rapporti tra i clan delle due province sono imperniati sulla diffidenza. Né tanto meno si può riconoscere il ruolo di capo dei capi a Matteo Messina Denaro, che gode di un pote¬re assoluto nella sua zona, Castelvetrano, di un forte potere e di coperture alla sua latitanza a Trapani, ma non ha alcun coordinamento né reale influenza, da Balestrate in poi.