«Pagavo tanti, ma non i politici».

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«Ho imparato dalla mia esperienza che è necessario avere sempre e comunque un contatto con i funzionari che si occupano delle pertiche (ed eventualmente retribuire questi) piuttosto che cercare contatti con esponenti politici». È lo stile di Vito Nicastri: sobrietà e concretezza nella corruzione, poca o nulla frequentazione degli uffici regionali – per non dare nell’occhio, specie dopo i primi guai giudiziari – ma affari e soldi a palate. E ora che lo stesso imprenditore dell’eolico sta raccontando il suo sistema di tangenti e spartizioni, ora che anche il figlio Manlio sta confermando le sue dichiarazioni, la frana appare sempre più inevitabile.