Palermo, il clan di Borgo Vecchio sceglieva i neomelodici per la festa patronale.

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Il clan di Borgo Vecchio controllava le feste patronali e sceglieva anche i neomelodici che dovevano esibirsi. Ingaggi e veti: «Finché ci sono io questo non deve cantare più», si ascolta nelle intercettazioni. Poi li pagava con i soldi delle estorsioni. Nuove tendenze e vecchi business: la cosca aveva rilanciato anche il traffico di stupefacenti e aveva rafforzato a tal punto l’egemonia sul territorio da arrivare ad “autorizzare” anche i ladri di bici e moto. L’inchiesta «Resilienza 2» della Dda di Palermo ha svelato gli affari della famiglia mafiosa del Borgo Vecchio e ha portato all’esecuzione, da parte dei carabinieri del comando provinciale, di 12 arresti.