L’incontro viene fissato in un bar nei pressi di via Leonardo da Vinci. È lì che Paolo Bono, componente della famiglia di Altarello arrestato nel recente blitz che ha messo in ginocchio il mandamento della Noce, propone di vedersi con il titolare di una ditta che installa ponteggi, al quale stava chiedendo il pizzo, ovvero una somma di denaro destinata ai detenuti. Ma l’esattore non arriva subito. Prima osserva, si sposta, controlla i movimenti dall’altra parte della strada. Più tardi racconterà al sodale Girolamo Quartararo di essersi «messo a distanza» prima di avvicinarsi in modo da capire se il potenziale taglieggiato stesse parlando con qualcuno o se ci fossero appostate le forze dell’ordine. Solo quando capisce che è da solo decide di presentarsi e di passare subito al punto: «Per voce di chi ti devo dire, quando mi fai trovare i quindicimila euro?».
