Quei trentamila euro al mese da Berlusconi a Dell’Utri. La Dia: il prezzo del silenzio

C’è una storia di “ricatto” e di “silenzio pagato a peso d’oro” attorno al buco nero della vita imprenditoriale di Silvio Berlusconi tra febbraio 1977 e dicembre 1980. Su questi 37 mesi si concentra l’esame dei magistrati di Firenze che stanno analizzando gli «innesti finanziari», senza una paternità, nelle società che hanno dato vita alla Fininvest. In oltre 500 pagine di nuova relazione tecnica vengono riesaminate le operazioni «anomale» già rilevate nella prima consulenza fatta a Palermo e prodotta nel processo a Marcello Dell’Utri, perché ci sono nuovi documenti che la procura di Firenze ha acquisito a gennaio dell’anno scorso. L’attenzione dei magistrati Luca Tescaroli e Luca Turco, che coordinano l’inchiesta sui mandanti delle stragi del 1993 in cui Dell’Utri e Berlusconi sono indagati, riguarda anche il flusso finanziario che intercorre fra l’ex cavaliere e il suo braccio destro: l’uomo che di fatto conosce l’origine dell’impero del biscione e il dietro le quinte della discesa in campo del patron della Fininvest.