Centinaia di nuovi documenti, definiti molto utili alle indagini, sono stati sequestrati giovedì dalla guardia di finanza durante il blitz «Bloody Mary», che ha scoperto una truffa da quattro milioni ai danni dell’Asp e spedito in cella sei persone. Nuove carte saltate fuori durante le perquisizioni domiciliari e ora al vaglio degli investigatori. Se il dossier dell’inchiesta sulla falsa onlus che speculava sul trasporto dei dializzati «fotografano» il periodo dal 2012 fino al 2018, la nuova documentazione potrebbe raccontare episodi successivi al periodo di indagine e riservare altre sorprese.
