Roma, confiscati beni per 170milioni a imprenditore siciliano.

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Il provvedimento del Tribunale capitolino – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, eseguito dagli specialisti del Gico, il gruppo investigazione Criminalità Organizzata diretto dal colonnello Gerardo Mastrodomenico, arriva al termine di complesse indagini di polizia economico finanziaria, avviate nel febbraio 2015 su delega della procura di Roma, nel cui ambito sono state confermate e rafforzate evidenze investigative, in precedenza acquisite nel corso di un’altra indagine, sull’esistenza di una struttura delinquenziale. Al vertice dell’organizzazione c’era Pietro Tindaro Mollica, 56 anni, conosciutissimo imprenditore di origini siciliane che, dietro lo schermo di numerose società formalmente amministrate da una vasta platea di prestanome, è riuscito, nell’ultimo ventennio, ad assicurarsi un elevato numero di commesse pubbliche in tutta Italia.