Sequestrati i negozi Bagagli. “Sono gestiti dalla mafia”.

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I negozi della catena “Bagagli” non hanno mai conosciuto crisi. Anzi, le iniziative dell’imprenditore Filippo Giardina sono state sempre in continua crescita. Adesso, la Dia e la Procura di Palermo avanzano un’Ipotesi pesante: i negozi di scarpe e borse più noti della città sarebbero stati finanziati con i soldi della potente cosca di Porta Nuova. Con questa motivazione il tribunale Misure di prevenzione ha sequestrato l’impero del patron di Bagagli: negozi, beni immobili, auto e persino un cabinato di lusso ancorato al porticciolo di tiara Nicola l’Arena. In tutto, 16 milioni di euro.