Nell’ambito di una campagna per ottenere l’abrogazione della dura legislazione antimafia, era stato premeditato il sequestro di Antonio Ardizzone, direttore – editore del Giornale di Sicilia, nella convinzione di dsporre di un ulteriore argomento di pressione per ottenere la revoca dell’art. 41 bis del regolamento carcerario.