«Tanti taglieggiati ma nessuno ha denunciato».

Operazione,Araldo,usura,mafia,colletti,bianchi,arresti,Palermo

Secondo quanto emerso dalle indagini, il mestiere di avvocato di Alessandro Del Giudice non sarebbe stato altro che uno specchietto per le allodole. «Uno schermo utilizzato per trasferire disposizioni da e per il carcere e gestire le manovre imprenditoriali del boss». Si esprime così il tenente colonnello della guardia di finanza Pietro Sanicela, che ha portato avanti le indagini nell’ambito dell’operazione Araldo. A far scattare le indagini nel 2018 sono state le intercettazioni ambientali in carcere tra l’avvocato Del Giudice e il capomafia di Misilmeri Pietro Formoso.