Un “cerchio magico” di imprenditori era il bancomat di Messina Denaro

I fratelli Antonino e Vincenzo Luppino, arrestati martedì, non erano soltanto i fidati autisti e la scorta di Matteo Messina Denaro. Il Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo ha ricostruito la loro intensa attività economica nel settore della produzione dell’olio. Attività lecita, ufficiale, ma con tante stranezze: «Negli anni 2017 e 2018 — è scritto in un rapporto delle Fiamme gialle alla procura — sui conti correnti di Antonino Luppino sono stati effettuati in favore di Laura Bonafede (l’amante di Messina Denaro — ndr) bonifici per un importo complessivo di 81.623 euro, non giustificati da fattura». Il sospetto dei finanzieri e dei magistrati è che i Luppino abbiano fatto parte di un “cerchio magico” di imprenditori che era il bancomat del latitante.