«La donna nella foto sono io, ma con le stragi non c’entro nulla». Così Rosa Belotti, la 57enne della provincia di Bergamo accusata di essere coinvolta nell’esecuzione materiale dell’attentato con autobomba di via Pale¬stre a Milano del 27 luglio 1993, si sarebbe difesa davanti ai pm fiorentini che l’hanno interrogata per oltre due ore. Sentita dai procuratori aggiunti Luca Turco e Luca Tescaroli, titolari dell’inchiesta fiorentina sulle stragi di mafia del ’93, ha dichiarato di essere estranea ai fatti contestati ma nel contempo ha ammesso di essere la donna ritratta nella foto
