Altro che crisi, altro che emergenza coronavirus. Cosa nostra tra il capoluogo e la provincia non si è fermata nemmeno di fronte alla pandemia. Imperterrita ha continuato a vessare le attività economiche, anche quelle costrette a chiudere o a dover ridurre drasticamente il loro fatturato per via delle chiusura imposte per le restrizioni. I numeri sono eloquenti e li ha snocciolati a Partinico il generale Giuseppe De Liso, da poco subentrato al comando provinciale dei carabinieri, di Palermo: «Come Arma abbiamo seguito 115 di questi episodi estorsivi – afferma – ma le denunce ricevute sono state soltanto 7». In tutto le estorsioni accertate da indagini in questo 2021 non ancora concluso sono state 216 eppure all’incirca il 6 per cento delle vittime ha osato sfidare Cosa nostra, trovando il coraggio di denunciare.