località: Melito Porto Salvo

Antonio Romeo, 54 anni, figlio del vecchio boss di Roghudi, Sebastiano, si è costituito ai carabinieri di Melito Porto Salvo. L’uomo, boss di spessore, era ricercato dalle forze dell’ordine nell’ambito delle operazioni ‘Armonia’ e ‘Faida di Roghudi’.

Santo Maisano, 45 anni, irreperibile dal 1998, è stato catturato dal Gico in uno dei più esclusivi tennis club di Palma di Maiorca. L’uomo è sospettatodi appartenere al clan Pangallo e di essere tra i protagonisti della faida di Roghudi.

Colpo importante da parte del Commissariato di Condofuri. Dopo quattro anni di latitanza sono scattate le manette per Pasquale Pitasi, uno dei 500 latitanti più pericolosi d’Italia. A suo carico due ordinanze di custodia cautelare in carcere con pesantissime accuse.

In relazione all’ennesimo omicidio, incombe, secondo le indagini degli inquirenti, l’ombra della faida tra le famiglie rivali. Sarebbe stato fermato uno dei killer di Marino, Leonardo Della Villa, 30 anni, incensurato.

Si tratterebbe di un giovane incensurato, sul quale peserebbero gravi indizi, l’uomo fermato dai carabinieri in seguito all’omicidio di Giuseppe Marino. Gli inquirenti temono il riesplodere della faida tra i Talia e i Vadalà.

Su di lui pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano, con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Annunziato Zavettieri, 31 anni, è stato scovato in un appartamento di via Manzoni, ospite di Domenico Attinà, arrestato anche lui per favoreggiamento.

Blitz dei carabinieri nella frazione montana di Fossatello. Considerato un affiliato al temibile clan Iamonte di Melito, è stato arrestato Domenico Ambrogio, 27 anni, latitante dal mese di settembre.

Un blitz da manuale ha posto fine alla latitanza di Massimo Costarella, personaggio ritenuto vicino alla cosca Iamonte. L’uomo viene ritenuto al centro di un giro di droga.