Arrestato 41enne per droga e armi.

Nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto dei reati di criminalità organizzata, nella mattinata di sabato 5 ottobre gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto Giuseppe Piccolo, 41enne messinese, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di detenzione illegali di armi e munizionamento nonché di ricettazione.

‘Ndrangheta in Lombardia, 41 condanne.

Confermate le accuse della Boccassini che aveva avviato le indagini sulle ‘ndrine calabresi in Lombardia. Nel luglio del 2010, l’operazione “Infinito” aveva portato in carcere 174 affiliati. In totale inflitti più di 400 anni di carcere. Maxi risarcimento da 6,5 milioni. Adesso si punta al livello “politico”.

Il boss riapre il blog : “Abolire il 41 bis”.

Torna a scrivere sul suo blog – dopo nove mesi di silenzio – Nino Mandalà, 73 anni, laurea in giurisprudenza, condannato in appello a otto anni di reclusione per associazione mafiosa, considerato dagli investigatori il boss di Villabate, paese alle porte orientali di Palermo. E’ il primo e finora unico caso di un condannato per […]

Lo stragista di Capaci lascia il 41 bis.

Un boss di prima grandezza, Antonino Troia, ma secondo il Tribunale di sorveglianza di Roma, dal 1993 ad oggi non sarebbe emerso più alcun elemento per ritenere che lui ed esponenti della sua famiglia abbiano un ruolo attivo all’interno di Cosa nostra. Da qui la decisione di revocare il 41 bis.

Traffico di droga dal Napoletano, 41 condanne.

La sentenza è giunta nel tardo pomeriggio di ieri e non si discosta molto dalle richieste che l’accusa aveva presentato al giudice per le udienze preliminari. Si sono conclusi con sette assoluzioni totali e quarantuno condanne i quarantotto giudizi abbreviati chiesti da altrettanti imputati coinvolti nella maxi inchiesta antidroga sfociata nell’operazione “Pony express”, scattata all’alba […]

Dichiarato prescritto il 416 bis.

Il commerciante di pesce 62enne originario di Bagheria Pietro Speciale, ha incassato dal¬la corte d’assise d’appello peloritana presieduta dal giudice Michele Galluccio una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione dal reato di associazione mafiosa, nello stralcio del maxiprocesso d’appello “Mare nostrum” alla mafia tirrenica che lo riguardava.