Cosa nostra è tornata ala mattone per fare buoni investimenti. Troppo rischioso avventurarsi in società piccole e grandi — per la crisi economica e soprattutto per la pressione delle indagini — meglio acquistare immobili di buona qualità. Così aveva fatto il boss della Noce Tommaso Tognetti, che aveva investito il suo gruzzolo di estorsore in […]
tematica: MAFIA E ECONOMIA
Mutui prima del sequestro di beni. Caruso: «Le banche in malafede».
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Dall’ex prefetto di Palermo parole dure sugli istituti di credito.: “Sono insediati sul territorio, sanno chi è il boss locale”. Attacco del direttore dell’Agenzia nazionale: “La mafia sa come contrastare il riutilizzo”.
All’ombra dei boss una maxi-evasione con coop fantasma e fatture false.
Le imprese legate a mafiosi utilizzavano cooperative di trasporto e non pagavan le tasse. Congelato un patrimonio di 62 milioni. Indagato il consulente del lavoro Giuseppe Damiata.
E i boss Graviano con i distributori ripulivano i soldi.
Graviano.
Il ruolo dei mafiosi di Brancaccio nel business. Fatture false per 10 milioni con le pompe di benzina.
Imprenditoria mafiosa radicata nella società.
Relazione Guido Lo Forte.
La relazione annuale del procuratore capo Guido Lo Forte sulle dinamiche criminali della città e della provincia, sui versanti tirrenico e ionico. L’imprenditoria mafiosa opera in settori chiave: appalti, edilizia, servizi, smaltimento dei rifiuti, attività commerciali.
Zona nord cittadina, denunciati in 5 interrotta corsa clandestina di cavalli.
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Cinque denunce per le corse clandestine di cavalli che le domeniche mattina si svol¬gono nella zona nord cittadina, tra viale Giostra e via Consolare Pompea. Domenica la polizia ne ha fermato una, denunciando i 2 fantini impegnati, i 2 proprietari dei cavalli che dovevano correre e uno degli organizzatori.
Alla mafia il 2,5 per cento del Pil siciliano.
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Secondo i risultati del rapporto Res, i costi economici della presenza mafiosa raggiungono nelle zone ad alta densità mafiosa una percentuale in rapporto al Pil superiore al 2,5%. Secondo Lo Bello, le cosche hanno ormai una dimensione economica.
Aiello, un impero da 800 milioni “sempre all’onbra di Provenzano”.
Michele Aiello.
Secondo i magistrati, l’attività dell’imprenditore sarebbe stata legata fin dagli esordi al boss mafioso. La confisca dei record ha richiesto lunghi anni di indagine. Dalla Regione rimborsi più che dimezzati alle sue cliniche, salvi i posti del lavoratori.
«Truffa allo Stato e alla Ue», sigilli all’azienda vinicola «Feudo Arancio».
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Un corposo vino rosso prodotto nella patria del Cerasuolo, una presunta truffa ai danni dello Stato e della Comunità Europea, lo spettro dei cugini Salvo di Salemi e del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. È lo scenario emerso dall’indagine della Guardia di Finanza di Vittoria e di Ragusa, che all’alba di ieri, con l’operazione […]
Attacco al patrimonio del “re dei videopoker”.
Attacco al patrimonio del "re dei videopoker".
Imponente sequestro di beni all’imprenditore Gioacchino Campolo. Il provvedimento ha interessato 260 immobili, società, conti correnti e quadri di grande pregio, per un valore di 330 milioni di euro.