Nelle bancarelle di San Greogorio Armeno si allunga l’ombra del racket. Tanto si legge in alcune denunce anonime inviate al prefetto. Intanto, in un’operazione contro gli esattori del pizzo, arrestati due pregiudicati che avevano chiesto 100mila euro al titolare di una ditta di catering.
tematica: Racket
Imprenditore denuncia i suoi estortori.
Imprenditore denuncia i suoi estortori.
Un imprenditore stanco di vivere una situazione da incubo per le minacce e le intimidazioni si rivolge alla polizia: quattro arresti. Sotto accusa tre autotrasportatori e un commerciante di bestiame di Bagnara.
Nell’affare-sversatoi spunta anche il racket.
Nell'affare-sversatoi spunta anche il racket.
Un imprenditore, che si occupa di rifiuti, è stato costretto a pagare una tangente per diverso tempo alla camorra. Adesso le forze dell’ordine hanno arrestato sei persone coinvolte nel giro di estorsioni.
Racket senza freni, distrutto il bar Vittoria.
Racket senza freni, distrutto il bar Vittoria.
Continua l’assalto dei postini del pizzo contro le attività commerciali di Napoli. Preso di mira, stavolta, il bar pasticceria Vittoria. Le forze dell’ordine, al loro arrivo, hanno rinvenuto cinque bottiglie di plastica con le quali gli incendiari hanno danneggiato il locale.
Avvertimento con la benzina a un tabaccaio.
Avvertimento con la benzina a un tabaccaio.
E’ possibile che ci sia l’ombra del racket dietro l’avvertimento contro una rivendita di tabacchi del centro. Alcuni passanti hanno scoperto della benzina collocata davanti la saracinesca ed hanno subito avvertito la polizia.
Caltanissetta. Pizzaiolo karateka mette ko gli estortori.
Caltanissetta. Pizzaiolo karateka mette ko gli estortori.
Giuseppe Castellano, 44 anni, ristoratore con l’hobby delle arti marziali, ha disarmato due malviventi che da giorni gli estorcevano il pranzo. L’uomo costretto alla reazione dopo che i due bulli avevano preso in ostaggio moglie e figli.
Fiamme dolose, assalto al porto.
Fiamme dolose, assalto al porto.
Si segue la pista del racket nell’incendio che ha distrutto un capannone pieno di cellulosa, all’interno del porto di Napoli. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro del deposito.
Al ‘pizzo’ si può dire di no.
Al 'pizzo' si può dire di no.
Prima l’usura, poi il taglieggiamento. Alla fine non ce l’ha fatta più ed ha denunciato, ottenendo un risarcimento dallo Stato. Oggi, quest’imprenditore alle porte di Milano, vive con la scorta.
Più denunce contro usura e racket.
Più denunce contro usura e racket.
Estorsione e usura possono essere estirpate se crescerà la coscienza civile e le vittime di questi reati continueranno ad avere fiducia nelle istituzioni. E’ il pensiero espresso dal Commissario straordinario Rino Monaco nella relazione che traccia il bilancio del fenomeno nel periodo 2001-2003.
Taglieggiarono due società messinesi.
Taglieggiarono due società messinesi.
Arrestate quattro persone, tre delle quali ritenute legate al clan Trigila. L’accusa è di estorsione ai danni di due imprenditori messinesi. A fare da tramite sarebbe stato Vincenzo Colicchia, titolare di un’impresa a Montalbano Elicona.
