Primio interrogatori dopo il blitz eseguito dalla Polizia, che ha sgominato un giro di usura nella fascia tirrenica messinese.
tematica: Usura ed estorsione
Prestiti a strozzo ed estorsioni, otto in manette.
Operazione "Gran Bazar".
Un’indagine della Procura di Messina e della Polizia di Stato svela un vasto giro di operazioni contabili fittizie per limitare le scoperture bancarie di imprenditori in difficoltà. Otto le persone finite in manette, con l’accusa di usura ed estorsione. L’inchiesta, denominata “Gran Bazar”, partita dalla denuncia di un direttore di banca di Villafranca.
Quel direttore di banca che denunciò tutto dopo un attentato all’auto.
"Gran Bazar".
Nell’ordinanza di custodia del gip, nrell’ambito dell’operazione “Gran Bazar”, vengono delineate anche le pressioni di alcuni esponenti della criminalità organizzata.
Usura ed estorsioni nell’Ennese. Quattro persone in manette.
Usura,estorsione,Enna
Le squadre mobili di Caltanissetta ed Enna hanno arrestato quattro persone, ritenute responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, nonchè estorsione ed usura aggravate dall’avere agito con modalità mafiose.
L’ex impiegata dell’Asp ci riprova e finisce nuovamente in manette.
Carmela Serio.
Oltre all’usura,Carmela Serio stavolta dovrà rispondere pure di tentata estorsione e spaccio di droga. Vittima un imprenditore: prestito di 3000 euro, restituzione del doppio.
Insospettabile “cravattaro” finisce in trappola.
I carabinieri hanno arrestato un 35enne con l’accusa di usura ed estorsione. L’uomo aveva preteso interessi usurari per la restituzione di un prestito ad un muratore, giungendo anche a vere e proprie aggressioni.
Con un registratore incastrano l’usuraio.
A finire in manette con l’accusa di usura ed estorsione è stato Aldo Riccobono, operaio della Gesip. L’uomo avrebbe prestato 2mila euro a una coppia di pensionati, applicando interessi del 25% mensile.
Il maxi giro d’usura. Solo in tre rispondono davanti al giudice.
Operazione "Brillantina".
Nell’ambito dell’operazione denominata “Brillantina”, che ha fatto emergere un giro di usura ed estorsione in città, si sono svolti i primi interrogatori nel carcere di Gazzi. Tre hanno scelto di rispondere per discolparsi, gli altri quattro arrestati hanno fatto scena muta.
L’ “avvocato” che riceveva le vittime nello studio di Via dei Mille.
Operazione "Brillantina", Nunzo Venuti.
Al numero 135 di Via dei Mille c’era “lo studio dell’avvocato Venuti”, frequentato da povere vittime e viavai di mediatori e donne che lo stesso Venuti filmava di nascosto durante rapporti sessuali.
Usura ed estorsioni, sette arresti.
Operazione "Brillantina".
Smantellata dalla polizia un’organizzazione che operava a Messina dal 2008, applicando interessi fino al 360%. 21 le persone indagate, 12 sarebbero le vittime finite nella rete degli strozzini. La banda concedeva prestiti dai 10 ai 100 mila euro, con interessi tra il 20 ed il 30%. Un avvocato da vittima era divenuto complice, riducendo in […]