Business e pizzo targati mafia. Scatta la retata, nove arresti.

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I soldi chiesti ai giostrai per la festa delle Anime Sante, il campo sportivo di via dello Stadio usato per i summit egli affari di droga: la mafia di San Giuseppe Jato, fiaccata dai blitz, provava a rialzare la testa come meglio poteva. Per questo se c’era un’attività economica che in paese faceva girare soldi, doveva pagare il pizzo. E il centro scommesse non poteva sottrarsi alle richieste per la messa a posto destinata alle famiglie dei carcerati. Sono dieci le misure cautelari emesse dal Gip Claudia Rosini nell’ambito dell’operazione Jato Bet eseguite dai carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Monreale