La convinzione, forte, era che tornare in città fosse sbagliato perché qui «l’invidia regna sovrana». Giuseppe Calvaruso, 44 anni, indicato come il successore di Settimo Mineo a Pagliarelli, ma con la residenza ancora a Riccione, parlava della Romagna e di Palermo con Benedetto Amato, di 45 anni, arrestato – come anticipato dal Giornale di Sicilia – assieme al fratello, Giuseppe, con l’accusa di essere uno dei prestanome di gnometto, il sopranno-me usato da Salvatore Sorrentino per indicare proprio Calvaruso.